Se stai pensando di mettere il prato sintetico nel tuo giardino, prenditi 3 minuti. L’articolo di oggi doveva essere tutto sulla Biodiversità. Tuttavia, facendo le mie solite ricerche tra le fonti e miei appunti sono incappata in un tema che è diventato il “vero” soggetto dell’articolo: i prati sintetici.
Ho iniziato a scrivere questi articoli per chi segue i miei progetti e partendo dai temi legati al suolo, perché il gruppo scientifico del Progetto Europeo ECHO SOIL HORIZON EUROPE mi ha inserita tra i loro ambassador e sono fresca di riflessioni fatte sul campo nei mesi scorsi mentre studiavo per diventare Tecnico per la gestione sostenibile del suolo e per l’automazione in agricoltura.
Questi articoli sono divulgativi, leggeri e rivolti a chiunque voglia scoprire qualcosa in più sul suolo e ciò che lo riguarda.
Lo sappiamo tutti: prendersi cura di un quadrato di giardino non è spesso idilliaco come vorremmo, soprattutto quando una persona piena di buona volontà ha sognato un giardino per anni e inizia finalmente a prendersene cura di solito comprando piante suggerite o che “piacciono”. L’ho fatto anche io, la delusione è dietro l’angolo.

Ogni giardino nasconde fatica, decine e decine di piante morte e tempo, tanto tempo, dedicato finché non si instaura un equilibrio che avviene spesso dopo anni di prove ed errori, se non ti arrendi prima. E se avete letto i miei articoli precedenti spesso tutto ciò avviene senza considerare che il suolo attorno a una casa generalmente è quello scavato delle fondamenta, o portato da chissà dove, suolo di scarto, quindi praticamente privo di sostanza organica e che perciò non può far crescere nulla a prescindere dal vostro pollice verde (poi vi do qualche suggerimento, ma proseguiamo).
Tutto questo NON è compatibile né con le nostre aspettative, né con i ritmi di vita di oggi, tra hobby, famiglia, animali domestici, lavoro.
È in questa frustrazione che nasce l’esigenza di una soluzione “facile”.
“Prato sintetico, giardino perfetto”
“Prati sempre verdi, zero manutenzione”
“Il verde perfetto 365 giorni all’anno”
“Risparmia tempo, acqua e denaro con il prato sintetico”
“Erba sintetica di qualità, resistente e funzionale”
“Giardini perfetti senza fatica”
“Un prato che non ha bisogno di irrigazione né di taglio”
“La soluzione verde per chi vuole solo godersi il giardino”
“Tappeti verdi per un’estate senza pensieri”
“Prati resistenti agli agenti atmosferici e agli animali domestici”
“Basta con le erbe infestanti”
“Il pratofinto eco-friendly”
E potrei continuare perché questo MERCATO è in espansione.

Il verde sintetico è un business in crescita.
La posa di prati sintetici per giardini privati è in aumento, con un numero crescente di aziende specializzate che offrono soluzioni per il settore residenziale. Spesso a proporne la posa sono proprio le società che si occupano di “giardini e manutenzione del verde”, suggerendo così di mettere alternative diametralmente opposte sullo stesso piano ma senza illustrare le conseguenze.

Pur senza numeri precisi di aziende su base nazionale, è certo che dal 2020 al 2024 il numero di ditte e la domanda per prati sintetici nel settore residenziale sono aumentati, riflettendo una tendenza evidente nel mercato italiano del giardinaggio e del verde urbano. Siamo un potenziale target disposto a spendere per risolvere qualcosa che ci sembra fuori controllo.
Tralasciando campi sportivi e arredi urbani, dove l’uso è dettato da esigenze particolari, il settore residenziale è tra i principali ambiti di applicazione, con una varietà di prodotti che si adattano a diverse esigenze di giardini privati, terrazze e spazi esterni di attività commerciali. Hai un ristorante, perché non dargli un ambientazione “green” con una soluzione semplice? Perché in realtà aumenti il calore nello spazio e il discomfort per i clienti che da te cercano piacere.
L’uso di questa soluzione è in parte dovuto alla percezione della praticità e all’aspetto sempre verde, ma anche a una maggiore richiesta di soluzioni a bassa manutenzione; si omette però di spiegare le conseguenze per chi vive questi spazi, voi, la vostra famiglia, il vostro animale domestico e per l’ambiente.
Un aspetto cruciale: l’aumento delle temperature
I prati sintetici contribuiscono in modo significativo all’aumento delle temperature locali – del vostro giardino – e al fenomeno delle “isole di calore” urbane. Se ve lo mettete fuori dal patio finirete per consumare molto di più di climatizzatore. Avete presente quel frescolino che vi salva nelle notti d’estate? Scordatevelo, perché questo prato di notte vi rilascia il calore accumulato e non traspira.
Effetti sulle temperature
- Diversamente dai prati naturali, che si raffreddano attraverso la traspirazione e l’evaporazione dell’acqua dalle piante e dal terreno, i prati sintetici NON hanno capacità di raffreddamento naturale. Questo fa sì che, durante le giornate calde, la superficie del prato sintetico accumuli e trattenga calore, portando a temperature molto più elevate rispetto a quelle di un prato naturale.
- Le temperature superficiali di un prato sintetico possono superare di molto quelle dell’ambiente circostante; in alcune condizioni possono arrivare a 50-60°C, rendendo queste superfici scomode al contatto e potenzialmente dannose in termini di stress termico per persone e animali. Sicuri che volete spendere per questo?
Isole di calore urbane
Le aree con superfici artificiali, come prati sintetici, o peggio asfalto e cemento, riducono tutti la permeabilità del suolo e l’evaporazione naturale, contribuendo all’accumulo di calore e alla formazione delle cosiddette isole di calore. Queste isole di calore comportano temperature più alte rispetto alle aree rurali circostanti, con conseguenze negative sulla salute umana, sulle piante, e sulle infrastrutture.
Nei giardini, il prato sintetico può quindi accentuare il riscaldamento locale, peggiorando il comfort termico, soprattutto nelle aree urbane dove il verde naturale è una risorsa preziosa per mitigare il caldo estivo.
Ma veramente possiamo permetterci di alzare la temperatura estiva attorno alla nostra casa o sul nostro terrazzo? Decidete voi ovviamente.
Se poi osserviamo la questione più nel dettaglio, ci sono anche altre conseguenze, dal punto di vista del comfort e della qualità ambientale, e la posa di prati sintetici su un appezzamento destinato a giardino ha diversi impatti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità del suolo e sul vostro respiro.
Prato sintetico: impatti ambientali e sulla biodiversità
- Il prato sintetico elimina completamente la vegetazione naturale “minuta”, che è la base di sostentamento per insetti, microorganismi e altri piccoli animali del suolo. Non basta tenere siepi, cespugli o piante decorative fiorite nelle aiuole per compensare un prato sintetico.
Perché causa una drastica riduzione della biodiversità sul suolo, compromettendo la rete alimentare locale e la salute complessiva dell’ecosistema del giardino, che sarà difficile poi da ripristinare. - I prati sintetici sono realizzati prevalentemente in plastica (materiali petrolchimici), che ha un alto impatto ambientale sia nella produzione sia negli smaltimenti futuri, contribuendo all’inquinamento plastico. È ovvio che provano a vendervela perché usano gli scarti derivati dalla raffinazione che non sanno più come propinarcela!
Conseguenze pratiche negli spazi verdi domestici
- I prati sintetici sono spesso percepiti come a bassa manutenzione, ma richiedono comunque pulizia e manutenzione specifica per evitare accumulo di sporco e deterioramento, o peggio: l’uso periodico di diserbanti chimici.
- Nel lungo termine, la perdita di biodiversità porta a un terreno più povero, soggetto a problemi di drenaggio e ridotta capacità di ritenzione idrica, compromettendo la qualità complessiva del suolo anche nelle aree non coperte dalla plastica. Cosa accade se il vostro giardino non drena bene l’acqua piovana?
- La copertura con materiali artificiali fa perdere la funzione ecologica del giardino come habitat, filtro naturale e “spugna”, respirerete più inquinanti e avrete problemi di compattazione del terreno alternando così fasi di “secco totale” a “pozzanghere”.
Non ne vale la pena
I prati sintetici possono sembrare una soluzione semplice e immediata per avere un giardino sempre verde, ma il loro impatto in termini di perdita di biodiversità e salute del terreno, ma sopratutto per voi! È molto negativo e può compromettere la sostenibilità ambientale domestica.
Alternative sostenibili al prato sintetico
Se il prato sintetico ti appare come la soluzione facile per un giardino sempre verde, prima valuta che esistono alcune alternative sostenibili che permettono di avere un bel verde, riducendo la manutenzione, mantenendo i benefici del verde su di te e rispettando salute del suolo e biodiversità.
- Prati naturali a bassa manutenzione: specie rustiche e miscele di erba selezionate per richiedere meno irrigazione e tagli meno frequenti. Questi prati “naturali” sono più resistenti alla siccità e al calpestio, e mantengono il terreno vivo e fertile.
Spesso trovi molti spunti se cerchi informazioni su “Dry Garden” (non voglio fare pubblicità).

- Prati fioriti o prati stabili: integrazione di erba con fiori spontanei e piante erbacee che favoriscono insetti utili, impollinatori e una maggiore biodiversità, oltre a una bellezza naturale e variata (qui il problema potrebbe essere l’altezza dello sfalcio, e lo sfalcio stesso, ma possiamo trovare dei compromessi)

- Mini prati o zone verdi selezionate: piccole superfici di prato naturale alternate a percorsi pavimentati o a zone con copertura vegetale diversa (piante tappezzanti, aree con pacciamatura naturale). Questi spazi richiedono meno manutenzione e sono più funzionali.
- Percorsi e aree pavimentate con materiali naturali o riciclati: pietra, legno, ghiaia o cippato permettono di creare un giardino funzionale e gradevole senza bisogno di prato su tutta la superficie, limitando così le aree da curare.
- Giardini “wild” o naturali: lasciare parti del terreno libere di evolversi naturalmente, magari con aiuole fiorite di piante spontanee o coltivate, che richiedono poca cura ma regalano un ricco habitat per fauna utile e mantengono sano il suolo. (trovi veramente di tutto, perfino rotoli di prati misti da posare come un tappeto, nel giardinaggio c’è qualsiasi cosa ti serve)
! Non vi ho indicato altre soluzioni più adatte a grandi dimensioni.
Queste soluzioni, se valutate in modo mirato in base alle caratteristiche del terreno, al clima e all’uso desiderato, offrono un giardino vivo e bello, meno impegnativo da mantenere, e molto più rispettoso dell’ambiente e della salute di chi lo vive. Soprattutto le varietà di piante adatte a dry garden sono spesso tappezzanti e fiorite, ben più accattivanti del prato rasato che soffre il caldo, il secco, il ristagno idrico ecc … e che noi, non essendo “Inglesi”, non abbiamo. Ci sono soluzioni perfino se avete un cane che vi distrugge le aiuole, la mia adorava farlo, eppure ci siamo riusciti.
Scegliere alternative sostenibili significa risparmiare davvero sul lungo termine, tenere conto della propria salute, e investire nel futuro del proprio spazio verde, valorizzare la biodiversità e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico anche a livello domestico.
Fare una semplice analisi del suolo del vostro giardino potrebbe farvi capire come siete messi, come sta, se siete senza pollice verde o avete banalmente bisogni di aumentare la sostanza organica.
Potete ancora partecipare gratuitamente al Progetto Europeo ECHO SOIL Horizon Europe,
avere uno dei kit di campionamento
e ricevere le analisi!
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